Formazione strumentale Classica

Per formare tecniche e abilità necessarie alla concretizzazione di un pensiero musicale attraverso lo strumento, sia in forma amatoriale che professionale e senza limiti d’età.

  • FLAUTO TRAVERSO

Le dimensioni di questo strumento (circa 65 cm. di lunghezza), il suo peso (intorno ai 4 etti) e le eventuali difficoltà (seppur ovviamente soggettive) legate alle tecniche di respirazione e di produzione del suono, rendono auspicabile l’avvio al suo studio tendenzialmente non prima dei 9-10 anni. Tenuto peraltro conto che l’indicazione di tale età non si pone come limite rigido, poiché ogni bambino è un mondo unico di capacità e competenze, il corso di flauto traverso prevede l’alternativa tra 2 percorsi distinti: quello conservatoriale e quello amatoriale.
Il primo propone un piano di studio che segue di pari passo quello previsto dai programmi in vigore nei Conservatori statali di Musica; questo percorso ha una durata di 7 anni con 2 esami di Stato, il Compimento inferiore (al termine del 5 anno) e quello superiore, cioé il Diploma (al termine del 7 anno). Sono previsti inoltre 3 esami complementari, rispettivamente Licenza di Teoria e solfeggio, Storia della Musica e Armonia, da sostenere sempre nei Conservatori di Stato.
Il percorso amatoriale, invece, è caratterizzato dalla personalizzazione delle lezioni, in base ai diversi interessi e alle particolari esigenze o richieste. Il suo scopo è quindi quello di fornire agli allievi quel minimo di abilità tecniche flautistiche, tali da consentire loro un accostamento piacevole e gratificante al mondo della musica.

  • CLARINETTO

Il clarinetto, non troppo pesante e di facile emissione, è uno strumento molto indicato per i giovani, che possono iniziare intorno ai 10 anni.
Il corso di clarinetto può strutturarsi secondo due profili: corso amatoriale e corso professionale.
Il Corso amatoriale è rivolto alle persone che vogliono avvicinarsi allo strumento o a coloro che desiderano aumentarne la conoscenza tecnica per diletto, approfondendo tutti gli aspetti che riguardano una solida preparazione: scale, arpeggi, esercizi, studi e brani musicali, a seconda delle possibilità tecniche dell’allievo. Non sono previste scadenze di esami né coincidenza della preparazione con il termine dell’anno scolastico. Il programma di studio, concordato con l’insegnante, può essere diluito anche in pi anni scolastici.
Il Corso professionale, invece, segue di pari passo il programma ministeriale dei Conservatori italiani. La durata del corso di studi è di 7 anni e prevede, oltre allo studio dello strumento, quello di altre materie complementari: Teoria e solfeggio, Armonia e Storia della Musica, per le quali bisogna sostenere un esame di licenza.
Il Corso di clarinetto principale è diviso in due periodi di studio: cinque per il corso inferiore e due per il corso superiore, alla fine di ciascuno dei quali è previsto il superamento di un esame ministeriale: di Compimento per il corso inferiore, e di Diploma alla fine del corso superiore.

  • VIOLINO e VIOLA

Le lezioni mirano a “scoprire” negli allievi le particolari inclinazioni alla musica e allo strumento, cercando di sviluppare particolarmente la sensibilità all’intonazione, il senso ritmico, il coordinamento motorio e non da ultimo il rilassamento emotivo e fisico. Particolare risalto è dato fin dalle prime lezioni, alle esecuzioni di musica d’insieme, anche solo tra due violini, per la sperimentata capacità di indurre nei giovani allievi grande autocontrollo rispetto alle proprie abilità tecnico-espressive, oltre a quella di insegnare a “divertirsi” con i suoni, riconoscendo nella musica un insostituibile linguaggio di comunicazione.
In relazione alle diverse e particolari esigenze degli allievi, il programma di studio si può diversificare in corso professionale e corso amatoriale.
Il Corso professionale, basato sui programmi dei Conservatori statali di Musica, prevede, nei suoi 10 anni di sviluppo, il superamento degli esami di Compimento inferiore al 5 anno, di Compimento medio all’8° e di Diploma al 10°, oltre ai complementari Teoria e solfeggio, Storia ed Estetica musicale, Armonia< e Pianoforte.
Nel Corso amatoriale, invece, pur garantendo all’allievo le basilari conoscenze tecniche dello strumento, assicurate con lo svolgimento dei contenuti precedentemente descritti, non verranno approfondite quelle abilità tecniche necessarie al superamento degli esami istituzionali nei Conservatori di Musica, ma privilegiati i momenti del suonare insieme (spaziando anche nella letteratura di generi musicali non necessariamente classici), unitamente all’approfondimento degli aspetti estetici, formali e storici della musica eseguita.

  • VIOLONCELLO

Il violoncello, nato in Italia nella seconda metà del 1600, appartiene alla famiglia degli archi: è uno strumento cordofono le cui quattro corde vengono messe in vibrazione, appunto, attraverso l’azione dell’arco. E’ fondamentale in orchestra, in vari tipi di organico e a livello solistico, alla pari con il violino.
Di grandi possibilità, tradizione e repertorio, il v.cello, nonostante le sue dimensioni, si adatta cn facilità, anche all’approccio coi più giovani: tra i 7/8 anni, è infatti possibile iniziare, poiché grazie a diversi tagli (1/4, 1/2, 3/4, 4/4 ) può essere adeguato alle possibilità e caratteristiche fisiche dell’allievo.
Il percorso di studi può assumere due profili: quello modulato sulla base dei programmi ministeriali di Conservatorio, ed il corso amatoriale, quale prevede assolutamente un percorso personalizzato, senza scadenze e repertori prefissati, libero e aperto a chiunque, anche adulto, che desideri far esperienza musicale attraverso questo affascinante strumento.
La lezione quotidiana viene modulata a un’ora. Le lezioni mirano a scoprire negli allievi le particolari inclinazioni alla musica e allo strumento, cercando di sviluppare particolarmente la sensibilità all’intonazione, il senso ritmico, il coordinamento motorio e non da ultimo il rilassamento emotivo e fisco. Particolare risalto è dato fin dalle prime lezioni, alle esecuzioni di musica d’insieme, anche solo tra due v.celli, per la sperimentata capacità di indurre nei giovani allievi, grande autocontrollo rispetto alle proprie abilità tecnico-espressive, oltre a quella di insegnare.

  • CHITARRA CLASSICA

Le proposte si articolano:
– secondo i programmi vigenti nei Conservatori di Musica
– secondo progetti liberamente concordati tra docenti e allievi.
In applicazione della Legge di riforma n. 508/99 gli studi musicali stanno cambiando struttura e, di conseguenza, la Scuola sperimenta soluzioni per adeguare l’offerta ai nuovi orientamenti didattico musicali.
Attraverso il contributo di più docenti in uno stesso percorso di studio,  si vuole garantire un’esperienza formativa funzionale a tutte le competenze necessarie per lo studio musicale, con una soluzione di frequenza più agevole al fine di razionalizzare sforzo ed energie degli studenti.

  • PIANOFORTE

L’iscrizione al Corso di pianoforte, presso la Scuola, offre all’allievo la possibilità di scegliere tra il percorso professionale e quello libero-amatoriale.

Nel primo caso, il docente finalizza l’insegnamento al conseguimento del Diploma di Pianoforte. Per tutto il periodo di studi, di 10 anni accademici, l’allievo viene preparato seguendo i programmi ministeriali previsti per i Conservatori statali musicali. In questo arco di tempo deve sostenere alcuni esami fondamentali presso gli stessi Conservatori. Gli esami di strumento sono sostanzialmente tre:
– l’esame di Compimento inferiore, a conclusione del 5° corso di studi secondo i suddetti programmi. Prima di tale esame l’allievo deve aver sostenuto l’esame di Licenza di Teoria e solfeggio.
– l’esame di Compimento medio (8° anno), al termine di un secondo ciclo di studi della durata di tre anni regolari. In questo periodo l’allievo consolida ed affina le abilità pianistiche precedentemente acquisite e prepara anche gli esami di materia complementare (Armonia complementare, Storia ed estetica musicali).
– l’esame di Diploma, al 10° anno, è esame-concerto della durata di circa un’ora, durante il quale l’allievo esegue composizioni scelte da un repertorio pianistico che spazia dal classico al contemporaneo.

Il percorso libero-amatoriale, invece, può essere un valido punto di riferimento per chi, anche in età adulta, desiderasse dedicarsi al pianoforte in forma personalizzata, senza essere vincolato da repertori fissi o predeterminati quanto a genere, stile e scadenza programmati.

La Scuola di Musica “Lozer” dà ad ogni allievo la possibilità di esibirsi periodicamente in pubblico durante saggi e concerti, nonché di essere periodicamente esaminato da una commissione interna che valuta il livello di preparazione raggiunto o l’effettiva idoneità per sostenere esami in Conservatorio.
Non ci sono particolari limiti di età per iscriversi a un Corso di pianoforte; per quanto riguarda i bambini, l’avvicinamento allo strumento è opportuno non scenda indicativamente sotto i sette anni d’età. In questo caso, si consigliano due lezioni settimanali di mezz’ora anziché di un’ora, come è di regola, per non forzare i tempi di concentrazione del bambino. Anche i programmi vengono momentaneamente dilatati in forma preparatoria e adeguati alle personali esigenze dell’allievo.

  • TASTIERA ELETTRONICA

La tastiera elettronica può essere un’ottima alternativa al pianoforte per coloro che mirino, in breve tempo, a raggiungere risultati anche semplici, ma pienamente gratificanti. Data la varietà di combinazioni timbriche, ritmiche ed armoniche offerte dallo strumento, l’allievo ha modo di eseguire, scegliendo le sonorità più adatte, brani di ogni genere musicale, purché elaborati strutturalmente per tastiera.
Oltre ad essere uno strumento già da solo piacevole e di effetto, la tastiera elettronica può trovare ampio e valido impiego in attività di musica d’insieme. Il corso è libero e personalizzato.

  • ARPA

Uno strumento antico e moderno allo stesso tempo come l’arpa, può sicuramente suscitare interesse per le molteplici varietà di utilizzo che se ne può fare.
In questa prospettiva il corso, che partendo dallo studio della prassi esecutiva dell’Arpa “tradizionale” (Arpa Celtica), passerà mano a mano ad un approfondimento dello strumento nella letteratura “classica, sarà strutturato in lezioni individuali e il programma delle lezioni verrà diversificato secondo l’ età e le aspirazioni personali.

  • PERCUSSIONI

Ritmo, pulsazione e forma sono tre elementi determinanti per la creazione e l’esecuzione della musica. Fondamentali tanto quanto l’armonia e la melodia. Nessuna opera musicale può prescindere
da tali argomenti.
Lo scopo del corso si prefigge di evidenziarne i contenuti sino a renderli chiari e “udibili” anche ai principianti.
Una buona esecuzione musicale deve partire da una chiarezza di intenzione ritmica che comprenda anche il fraseggio percussivo, sia esso fortemente strutturato da una partitura, o creato da modalità di improvvisazione su una forma predefinita o variabile e in ogni modo funzionale all’interezza del brano.
In generale, le scelte sonore degli strumenti a percussione e il fraseggio ritmico, devono interagire con il tipo di assieme voluto dall’autore della composizione non scavalcando le peculiarità espressive del musicista che in quel momento è anche esecutore.
La logica, quindi degli strumenti a percussione, rientra a pieno titolo non in una semplice funzione di accompagnamento, ma in un contesto più ampio e assume un valore efficace per la creazione della qualità artistica dell’esecuzione.
La preparazione teorico-pratica sarà sviluppata principalmente sul tamburo rullante e comprenderà, oltre allo studio dei rudimenti, anche elementi di poliritmia, attività di comprensione di ascolto di stili musicali e di interplay.
Gli allievi potranno usufruire di un insegnamento individualizzato.Qualora si formassero delle classi omogenee per fasce di età e per livello di preparazione composte da un minimo di tre allievi, sarà possibile lo svolgimento di corsi di gruppo.

  • CANTO

La voce è senza dubbio uno dei mezzi di comunicazione più completi e allo stesso tempo più affascinanti di cui ogni essere umano è dotato.
Capirne i limiti ma anche le peculiarità ci può aiutare, nella vita di tutti i giorni, a farci sentire più a nostro agio o addirittura può darci motivo di gioia.
Ecco perché è mia intenzione rivolgermi a tutti, anche a chi non ha mai cantato o crede di essere stonato o di non avere voce.
Questi sono i percorsi di studio che propongo:
1) Corso individuale per adulti volto all’educazione del proprio organo di fonazione nonchè dell’apparato respiratorio, al fine di eseguire con serenità passi corali o solistici di musica classica e non, soprattutto senza arrecare danno fisico.
2) Corso collettivo indirizzato a formazioni vocali maschili, femminili o miste desiderose di acquisire un appropriato controllo dell’emissione all’interno di un gruppo.
3) Corso collettivo per adulti desiderosi di curare la propria emissione vocale semplicemente per acquisire maggiore padronanza e sicurezza anche nelle forme più semplici di espressione vocale quali, per esempio, intonare una ninna nanna, cantare nella corale della chiesa, accennare un motivo sentito alla radio, ecc.